Lo Yoga come “unione”

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Che cos’è lo yoga?

Se approfondiamo l’origine etimologica del termine Yoga, ci renderemo conto che si tratta di un’espressione complessa, che racchiude al suo interno una serie di livelli semantici, tutti interconnessi. Non si può fare a meno di definire lo Yoga come una filosofia dalle radici antiche, che mira al raggiungimento di un’integrazione di corpo e mente, appunto inteso come unione di piano spirituale e materiale, con l’anima universale.

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lo yoga: una filosofia antica

Il termine Yoga significa appunto “unione”, mentre, la sua radice sanscrita è yuk, ovvero “tenere insieme”. L’integrazione avviene tra piano materiale e spirituale, tra anima e corpo, ma può essere intesa anche connessione del singolo con il Tutto. Attraverso la pratica dello Yoga si mira al raggiungimento di uno stato di armonia e di equilibrio, e a una maggiore consapevolezza del Sé che accompagna l’Essere nel suo percorso evolutivo spirituale.

Sempre sul piano etimologico, esiste un altro termine, la cui traduzione è “giogo” (yugá) al quale lo Yoga inteso come disciplina può essere correlato. Se il giogo è quello strumento che sin dai tempi antichi veniva utilizzato per far funzionare l’aratro attraverso il controllo dei buoi, una simile metafora può essere utilizzata per comprendere la natura di questa filosofia. Occorre controllare, tenere sotto controllo, i condizionamenti del pensiero, i limiti dell’esterno, gli ostacoli che si possono incontrare nel percorso di vita di ognuno e che rendono difficoltosa la crescita dell’Essere. Questo sembra suggerirci lo Yoga attraverso i suoi aspetti complementari.

Chiederci che cos’è lo Yoga significa domandarci, forse, che cos’è l’Essere, se non appunto, un’unione di spirito, mente e corpo.

La pratica dello Yoga consente di andare alle radici per ritrovare o scoprire quello stato naturale dell’Essere ancorato alla sua parte più autentica. Certamente, quando si pensa allo Yoga si potrebbe immediatamente pensare alla sua parte più “fisica” e dunque agli asana.  Lo Yoga è praticato ovunque in tutto il mondo e si è diffuso caratterizzandosi in scuole anche sensibilmente differenti tra loro, tutte però figlie di quell’antico sistema di pensiero nato in India circa cinque mila anni fa.

Asana, meditazione, respirazione

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lo yoga come “unione”

Certamente gli asana, o posizioni, fanno parte della parte più pratica del percorso, apportando giovamenti all’individuo, aiutandolo a sviluppare un buon equilibrio, e una corretta postura, a renderlo flessibile, a migliorare la propria resistenza muscolare, a controllare lo stress che inevitabilmente fa parte della nostra esistenza.

Se però, come si è detto, il pensiero orientale concepisce l’individuo come un’unione tra parti complementari che sono appunto, piano fisico e spirituale, sarà più semplice intuire come praticare yoga non possa che integrare pratiche e movimenti con una parte altrettanto importante dedicata alla meditazione e alla corretta respirazione. Gli asana sono più di semplici esercizi o posizioni e vanno corredate dal giusto ritmo respiratorio. L’atto respiratorio è infatti uno scambio di energia vitale con il mondo che ci circonda. E tu cosa ne pensi?

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a cura di Natura Zen

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