reducetarianesimo

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REDUCETARIANESIMO: e se ci fosse meno carne sulla tavola?

Si chiama reducetarianesimo ed è uno stile alimentare dalle origini piuttosto recenti, il cui motto è “We reduce”. Ridurre la quantità di carne presente sulla nostra tavola: è questo l’obiettivo da raggiungere senza rinunciare completamente a questo alimento, cosa che potrebbe risultare difficile per chi ne fa da anni un consumo abituale.

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il motto dei reducetariani

Mangiare meno carne sarebbe semplice, salutare, e positivo per l’individuo come per il mondo animale e l’intero pianeta. Così si spiega direttamente sulla prima pagina del blog www.reducetarian.com.

Ideato da Brian Kateman, ricercatore della Columbia University, il reducetarianesimo si sta diffondendo nella rete proprio attraverso lo spazio web creato da Kateman. Il Reducetarian Blog è appunto lo spazio virtuale in cui i principi di questa filosofia che arriva direttamente dal Regno Unito, possono trovare una rete di espressione, divulgazione e condivisione.

(né) VEGETARIANI (né) VEGANI ovvero….

Vegetariani, vegani, fruttariani? Non esattamente o quasi. Come suggerisce lo stesso nome, i reducetariani limitano il consumo di carne, pesce, latte e derivati, escludendo, inoltre, carne che proviene da allevamenti intensivi.

Si esclude anche il consumo serale di proteine nel giorno del lunedì che è chiamato “meatless monday”. Al contempo, si incrementa il consumo di alimenti salutari come la verdura.

Alla base della scelta ci sono ragioni legate all’ecosostenibilità di questa formula a metà strada tra vegetarianesimo e veganesimo, oltre che fattori pro salute.

UNA BISTECCA IN MENO per SALVARE IL PIANETA? 

più frutta e verdura, meno carne!
più frutta e verdura, meno carne!

Diventare reducetariani supporterebbe il pianeta in quanto, com’è noto, è di circa il 20% la percentuale della produzione di CO2 direttamente correlata alla produzione di carne. In altre parole, produrre carne ha come conseguenza quella dell’emissione di gas serra, responsabili del riscaldamento globale. L’influenza positiva di questo stile alimentare riguarda anche la problematica delle risorse idriche del pianeta dal momento in cui  la produzione di carne possiede un enorme impatto ambientale. Sapevate che la seconda causa di emissioni di pericolosi gas serra dopo quella del riscaldamento degli edifici è proprio la produzione di carne?

ridurre-la-carne
ridurre il consumo di carne, si può?

Senza contare che da tempo il mondo della medicina conferma che diminuire la quantità di carne all’interno della propria dieta alimentare riduce il rischio di ammalarsi di alcuni tipi cancro e di malattie cardiovascolari.

Un importante fattore che rientra nella scelta di ridurre la quantità di carne presente sulla tavola è quella legata alla sofferenza degli animali, un discorso che viene nettamente messo in luce negli allevamenti intensivi in cui prevale la logica del produrre traendone il massimo profitto.

All’interno del sito del movimento, è possibile trovare maggiori informazioni e consigli su come “abbracciare” questo stile alimentare che in fin dei conti, somiglia molto alla nostra “dieta mediterranea”.

Che voi decidiate o meno di diventare vegani, vegetariani, fruttariani o reducetariani, che queste filosofie si traducano in tendenze del momento o meno, essere informati è sempre meglio!

a cura di NaturaZen

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